Giardino giapponese: cos’è e come crearne uno, nel post a cura di Casa nel Mondo
Sempre più spesso, al giorno d’oggi, si è diffusa l’esigenza di creare spazi esterni alla propria dimora, che siano accoglienti e che contribuiscano a dare pace e riposo dopo giornate stressanti di lavoro. Il giardino è diventato un elemento indispensabile per vivere in una casa confortevole. Ogni giardino ha la sua filosofia di vita: il giardino giapponese riflette uno stile di vita minimal ed essenziale, che non bada alle ampollosità e agli spazi rigogliosi ma che vuole mettere in risalto pochissimi elementi, posizionati in modo preciso e ordinato, per poter dare alla mente il giusto riposo e benessere.
Il giardino giapponese viene chiamato anche giardino zen: questa parola giapponese significa meditazione o consapevolezza. Ecco perché lo scopo del realizzare questi giardini sta proprio nel dare vita a degli spazi esterni di meditazione e consapevolezza, lontani dai rumori, dalla frenesia della vita di tutti i giorni e che consentono di entrare in contatto con la propria interiorità.
In questo nuovo post dedicato al fantastico mondo del Giardinaggio, vediamo insieme cos’è un giardino giapponese o zen, e come realizzarne uno. Bentornati sul nostro portale!
Le caratteristiche del giardino zen
Un giardino giapponese è composto da alcuni elementi chiave: la ghiaia, la sabbia e le pietre devono essere semilavorate e non avere tutte la stessa forma. Le pietre vanno posizionate con precisi accorgimenti estetici, tali da creare un bellissimo vialetto che non deve essere mai chiuso.
Un’altra delle principali caratteristiche di questo giardino è la presenza dell’acqua, di piante e alberi di provenienza giapponese, come bambù, pino, acero e rododendro, che trasmettono armonia e pace. Importante anche la presenza di cascate o laghetti.
Tutti gli elementi di questo giardino devono essere in numero dispari pari o superiori a tre.
Di solito, le piante più piccole vengono posizionate sul fondo del giardino, mentre quelle più grandi vengono collocate al centro, per evidenziare in modo migliore la prospettiva.
La caratteristica per eccellenza del giardino giapponese è quella di regalare momenti di pace, attraverso l’attenta cura dei dettagli, la posizione precisa delle piante e degli oggetti utilizzati.
Come realizzare un giardino giapponese
Prima di realizzare il giardino giapponese, è utile disegnarne una bozza su carta, al fine di posizionare tutti gli elementi in posti ben precisi come, ad esempio, gli elementi rocciosi che vanno posizionati in prossimità del perimetro del giardino perché devono dare l’impressione di limitare lo spazio.
Successivamente, si passa alla parte pratica: si copre il suolo di ghiaia o sabbia, che deve essere anche rastrellata, dando ad esse una forma che ricorda il movimento delle onde.
Si possono poi creare dei piccoli laghetti artificiali, che simboleggiano la ricerca della pace interiore. Inoltre, occorre piantare il muschio in prossimità della ghiaia oppure della sabbia e creare dei vialetti.
All’interno del suggestivo giardino giapponese si possono piantare poi diverse specie di piante, come i bonsai, canneti, aceri, bambù e ginepri. Inoltre, si possono posizionare delle pietre, che non devono essere disposte a caso ma devono seguire uno scopo preciso: ad esempio possono essere disposte per creare un percorso, simbolo del raggiungimento di una meta prefissata. Tutti gli elementi dovranno essere, infine, disposti in modo armonico e non simmetrico, per dare quanto più è possibile un’impronta naturale a questo bellissimo giardino.
Il nostro approfondimento dedicato al giardino giapponese e alla sua realizzazione, termina qui. Alla prossima con i post a cura di Casa nel Mondo!