Diritti di proprietà: confini, servitù e dispute confinarie

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Il problema riguardante il diritto di proprietà insorge con una disputa tra due o più parti riguardo all’uso, al godimento o alla limitazione dei diritti di proprietà su un determinato terreno. Vuoi sapere in quale situazione ciò può accadere? In questo articolo scoprirai i diritti di proprietà: confini, servitù e dispute confinarie.

Il problema riguardante il diritto di proprietà insorge con una disputa tra due o più parti riguardo all’uso, al godimento o alla limitazione dei diritti di proprietà su un determinato terreno. 

Vuoi sapere in quale situazione ciò può accadere? In questo articolo scoprirai i diritti di proprietà: confini, servitù e dispute confinarie

Diritti di proprietà

Vediamo in quali situazioni il diritto di proprietà può insorgere: 

  1. Definizione dei confini: i confini di una proprietà sono i limiti che separano un pezzo di terra da un altro. Essi possono essere definiti da elementi fisici quali sono le pareti, le recinzioni o i corsi d’acqua. È fondamentale comprendere i diritti e le responsabilità legate ai confini per evitare dispute future.
  2. Delimitazione dei confini: la delimitazione dei confini può essere determinata da documenti legali come il titolo di proprietà, il catasto o il registro fondiario. Tuttavia, in alcuni casi, possono sorgere dispute sulla posizione esatta dei confini, richiedendo la valutazione di prove documentali, testimonianze o rilievi topografici.
  3. Servitù: è un diritto legale che consente a una persona di utilizzare il terreno di proprietà di un’altra per uno scopo specifico. Ad esempio, potrebbe essere concesso il diritto di passaggio su una strada privata per accedere ad una proprietà. Le servitù possono essere stabilite attraverso accordi scritti, servitù di fatto o prescrizione.
  4. Dispute confinarie: le dispute confinarie possono sorgere quando le parti coinvolte hanno opinioni divergenti sulla posizione esatta dei confini. Ciò può portare a tensioni e controversie legali tra i proprietari di terreni confinanti. Nelle dispute confinarie, possono essere necessari l’intervento di periti, l’esame di documenti storici e il ricorso a procedure di risoluzione delle controversie, come la mediazione o il ricorso al tribunale.
  5. Risoluzione delle dispute: la risoluzione può avvenire attraverso la negoziazione tra le parti coinvolte, l’intervento di professionisti legali o tramite l’arbitrato o il processo giudiziario. È fondamentale seguire tali passaggi e ottenere consulenza legale qualificata per affrontare le questioni.

La disputa finanziaria

Pensiamo al diritto di proprietà esercitato dall’art. 832 del Codice Civile: ovvero, il diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo …  

Poniamo il caso in cui tu sia il proprietario di un immobile e quindi abbia il diritto di muoverti al suo interno. In latino si direbbe: “ius utendi et abutendi”, nel senso che ne puoi abusare finanche a rompere ciò che vuoi del tuo immobile. Tuttavia, bisogna riflettere sui limiti della questione. Mentre cerchi di sventolare la bandierina dal tuo campanile, ecco arrivare l’art. 832 a dirti che sì, è vero che puoi fare ciò che vuoi del tuo immobile, ma solo entro certi limiti e nell’osservanza degli obblighi posti dall’ordinamento giuridico (di cui fanno parte l’urbanistica, il decoro paesaggistico, la tutela dei beni storici, ecc.). Quando l’ampiezza del nostro diritto tocca altre posizioni soggettive, il nostro ordinamento deve arretrare. Questo perché non può espandersi senza limiti neanche un diritto assoluto come il diritto di proprietà. 

Poniamo l’esempio in cui tu abbia costruito una siepe vicino al giardino confinante, andando così ad ostruire la sua visione sulla costiera Amalfitana. Il giorno dopo, il vicino decide di farti causa avendolo privato come di un biglietto in prima fila per un concerto di rock and roll sulla spiaggia. Di fatto, una ragione della controparte sarebbe proprio quella dovuta alla perdita di valore dell’immobile. Tu, invece, lasci che il tuo avvocato difenda la tesi secondo cui all’interno della tua proprietà, ed entro i limiti legali previsti dalla legge, sei libero di fare ciò che vuoi. Il giudice, però, sulla bilancia indica che la visione del vicino è la più giusta, in quanto ha acquistato la casa prima di te. 

Quindi, che cosa succede? Succede che entra in gioco il criterio della priorità temporale, con la conseguente perdita del panorama paesaggistico. Il tuo avvocato, però, si esprime dicendo che è stata spesa una certa somma per realizzare quella siepe e che il vicino può, attraverso la perizia di un agente immobiliare, vedere il panorama altrove in quanto non vi è stata alcuna perdita del valore immobiliare. Il giudizio del giudice, allora, è di applicare il Codice Civile dicendo che pesano di più il deperimento del valore commerciale dell’immobile, il mancato godimento della vista e la priorità temporale dell’acquisto, dando torto alla tua siepe.

Conclusioni

Ora che hai degli strumenti in più per capire come muoverti quando c’è da far rispettare i propri diritti di proprietà, non dimenticare che queste ultime sono il ring della boxe del mondo delle proprietà, e serve l’esperienza di un avvocato per capire come muoversi.